Eccone solo uno per iniziare. E se ciò acuisce la tua curiosità, sentiti liberi di scaricare il nostro infogram per informarti sugli altri sistemi.
Sicuramente, esistono altri sistemi di sicurezza che non abbiamo nominato, e secondo le nostre indaggine questi sono i più diffusi, avendo ognuno un diverso grado di costo e impatto sulla gestione della sicurezza fisica di una rete ATM.
La sicurezza fisica può essere interpretata in diversi modi. A cominciare dalla videosorveglianza della filiale/ATM. Questo può essere sotto forma di guardie armate, ma sicuramente questo è un costo che solo poche banche potrebbero permettersi.
La sorveglianza con le telecamere aiuta ad individuare i colpevoli solo dopo un tentativo con o senza sucesso. Tuttavia, è improbabile che possa impedire un’esplosione. Le telecamere di sorveglianza potrebbero anche non essere adeguatamente equipaggiate e nemmeno collegate a un sistema di allarme.
La soluzione ShockBuster di InfoMAT ha lo scopo sia di attivare un allarme una volta che lo shutter (dell’erogatore di banconote) dell’ATM è stato manomesso, sia di impedire che qualsiasi oggetto, soprattutto tubi di gas o esplosivi solidi dall’ingresso alla cassaforte. La piastra in acciaio rinforzato garantisce una maggiore protezione il tutto collegato ad un sistema d’allarme.
ShockBuster può essere aggiunta a qualsiasi ATM, anche quelli adottati di una soluzione IBNS, in quanto si completano a vicenda.
Quindi, anche se si dispone di una soluzione di super sorveglianza, supponendo che sia fattibile, è sempre consigliato applicare un approccio di sicurezza a più livelli per coprire la maggior parte delle modalità di attacco visti oggi e, si spera, prevenire contro quelli futuri.